Neon Genesis Evangelion
Tutti ne discutono, tutti ne parlano, tutti ne sparlano. Non se ne può più! E noi? Potevamo forse “facce mancà quaccosa”? No! Quindi beccatevi sta recensione!(Non rispondo per attacchi di nausea, diarrea e patologia varie derivanti dalla lettura di questo articolo.ndWDIM).
Neon Genesis Evangelion è l’ultima e attesissima (almeno da me) serie animata realizzata dallo studio Gainax dopo il successo della precedente Fushigi no umi no Nadia. Per l’occasione si è riunito nuovamente il magnifico trio (Hideaki Anno alla regia, Sadamoto Yoshiyuki per il character design, Sagisu Shiroo per le musiche), che aveva dato vita a Nadia, riuscendo a sfornare una serie dinamica(è forse una battutaccia?) e innovativa sotto diversi aspetti. L’esiguo numero di puntate trasmesse (26, ma credetemi, sono più che sufficienti) e il grande sforzo produttivo, hanno permesso di raggiungere un livello tecnico di realizzazione che raramente (se non mai) è stato raggiunto da una serie televisiva. L’animazione è decisamente superiore allo standard, molto fluida e veloce, raggiunge i suoi picchi durante le scene di combattimento (gli Eva sembrano vivi), pur mantenendosi abbastanza uniforme. Gli sfondi sono molto curati (bellissima l’immagine complessiva del Geofront)(ma quello non è uno sfondo!ndRyo)(Vabbè, cosa vuol dire, è bello ugualmente) e l’atmosfera nella quale si muovono i personaggi viene resa benissimo da un attento uso dei colori e delle ombre. Una nota di riguardo va al mecha design di Sadamoto e Yamashita Ikuto. Rompendo con le usuali concezioni grafiche di robot (scordatevi Mobile suit, Valkyre e simili), sono riusciti a generare gli Eva, la cui prerogativa è la linea sottile e scattante (praticamente un fascio di nervi; avete presente Bruce Lee?), e gli Angeli, la cui caratteristica principale è … la stranezza (Aho! Che roba è quella? Un pallone, una salsiccia, una polpet… ndGoku) (E’ un angelo .ndWDIM) (Ah!ndGoku). Ottimo e coinvolgente il doppiaggio (quello giapponese), tra cui spiccano Megumi Ogata (Shinji) (E’ stato doppiato da una donna?ndGoku sbalordito) e Megumi Hayoshibara (Rei), che dopo tanti ruoli leggeri (Ai in VideoGirlAi, Ranma donna, Pai in 3x3 eyes, etc.) si cimenta in uno più drammatico (con ottimi risultati, direi.ndRyo).
Delle Musiche, che dire ?Magnifiche (Scusa, ma se lo sapevi, che cosa l’hai chiesto a fare?ndTribal)! Shiroo riesce a sposare (Più che un musicista, un prete… ndRyo) pezzi dinamici (Ancora???ndRyo) e ritmati (quelli dei combattimenti, ad esempio), ad altri più tranquilli e leggeri (scene di vita quotidiana), fino a giungere a brani più particolari, fatti di musiche cupe, diafane (quasi metafisiche)(Ohm … ohm…ndPelo) che sottolineano i momenti di dialogo e introspezione Degni di nota, l’“Alleluia” di Hendel (all’inizio può far storcere il naso, ma dopo qualche minuto ci si rende conto che è perfetto) nel 22° episodio e “L’inno alla gioia” di Shiller-Beethoven nel 24° episodio. (Si! Ma qual è la storia?ndGoku).
Dunque… la storia e l’interazione tra i vari personaggi costituiscono il vero punto di forza della serie. La trama è costruita in modo particolare. Essa ruota intorno a un certo numero di misteri che si infittiscono con il procedere degli episodi e producono un meccanismo di segreti e rivelazioni, di “detto” e “non detto”, che trascinano lo spettatore e lo portano istintivamente a farsi una serie di domande: chi sono gli Angeli? Da dove vengono? Cosa vogliono? (Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? Cosa farò il sabato sera?)(E soprattutto, perchè non parte Windows ‘95?ndRyo), la cui risposta, forse, è subordinata alla visione delle puntate successive.
(Uffaaaa! La storiaaa… ndGoku) OK, OK! La storia… A seguito dell’impatto di un meteorite nella zona antartica, i ghiacci della calotta polare si sciolgono, sommergendo le città costiere (compresa Tokyo) e innalzando il livello del mare. Questo avvenimento viene chiamato “Second Impact”. Quindici anni dopo il “Second Impact”, un essere gigantesco attacca il Giappone (Sempre il Giappone, mai una volta che attacchino, che ne so, in Ungheria!ndRyo), dirigendosi verso Tokyo 3. Il comando delle Nazioni Unite ordina il contrattacco generale, bombardando la creatura con tutte le armi a disposizione. L’attacco si rivela inefficace a causa di un impenetrabile campo di forza (chiamato A.T.Field) che circonda l’essere. Visto la propria impotenza, le Nazioni Unite cedono il controllo delle operazioni a un’agenzia speciale(Dea di soccorso.ndRyo), definita Nerv (con sede a Tokyo 3), che fa capo a Ikari Gendo. Gendo manda a chiamare il proprio figlio, Shinji, che non sente da 3 anni, per farne il pilota di una particolare unità di combattimento chiamata Eva-01. Una volta arrivato Shinji, viene praticamente “costretto” a salire sull’Eva, per andare a sconfiggere la creatura che li minaccia. Shinji viene però pesantemente sconfitto. L’Eva si accascia esanime contro i grattacieli della città con la testa perforata da un colpo dell’Angelo (Così Gendo definisce la creatura). Quando ormai pare che sia finita, l’Eva prende a muoversi autonomamente e accompagnandosi con ruggiti vari (non saprei come altro definirli) fa letteralmente a pezzi l’Angelo. Questo è un riassunto (molto sunto) delle prime due puntate. Degne di nota, la regia del secondo episodio, nel quale l’attenzione dello spettatore viene spostata nel momento culminante del combattimento, su avvenimenti successivi, per poi tornare sulla battaglia tramite un flashback.
Col passare degli episodi, la storia si delinea con maggior precisione; così si assiste all’entrata in scena di nuovi personaggi e altri moduli Eva. Purtroppo per la struttura stessa dell’opera, rivelare di più sarebbe un delitto nei confronti di chi non ha visto la serie (Come invece ha fatto una fanzine di nome … cough, cough ndRyo).
Attualmente in Giappone sta uscendo, serializzato su Shonen Ace Monthly, il manga di Evangelion, arrivato per ora al 3° volumetto.
Il design rispetta quello della serie (del resto se ne occupa sempre Sadamoto), riuscendo quasi (Leva il quasi.ndRyo) a far ritrovare su carta la stessa atmosfera della serie animata. La storia segue (almeno fino ad ora) quella originale, discostandosene in alcuni punti e venendo ampliata in altri, facendo pensare a un’opera di più ampio respiro, con un’analisi più profonda dei rapporti tra i protagonisti. I diritti del fumetto pare siano già stati acquistati da una casa editrice nostrana, facendo pensare a una versione italiana di prossima uscita (Noi qualche sospetto ce l’abbiamo, vi diamo un aiutino: non è la Star… ndRyo). A marzo, sempre in Giappone, è stato proiettato il 1° film di Evangelion (Death and Rebirth), composto da due parti. Esso riprende ed amplia la storia, chiarendo alcuni punti che rimanevano oscuri nella serie. Il 2° e conclusivo film “The end of Evangelion” sarà proiettato a Giugno (Lo voglio vedere! Tribal, partiamo per il Giappone?)(Offri tu?ndTribal)(OK… aspetterò.ndWDIM) (aspetta, chiedo a Goku se mi insegna il teletrasporto.ndTribal).
In definitiva (Meno male!ndRyo che si è rotto di battere), Neon Genesis Evangelion è una serie avvincente e di ottima qualità. Unica pecca può essere, per un certo tipo di spettatore, l’eccessiva cripticità e il fatto che non venga spiegato tutto dalla A alla Z, ma questa è una questione puramente soggettiva.