RyoSaeba
RyoSaeba Former editor-in-chief

Golden Boy

Golden Boy

Finalmente la Dynamic tira fuori dal suo cappello a cilindro una delle serie che più stavo aspettando in assoluto: quando ho appreso da un trailer della quarta videocassetta di City Hunter che questi OAV stavano per uscire in Italia, non ci stavo più nella pelle. “Un’ estate molto calda, da Dynamic Italia” diceva convinto Vittorio Guerrieri dall’altra parte dello schermo… come al solito alla Dynamic non avevano specificato di quale anno… Scherzi a parte (viva la Casalegno.ndGoku), anche se in ritardo (ormai siamo abituati), finalmente posso gustarmi il capolavoro di Tatsuya Egawa. Un bel giorno Kintaro Oe, direttore di Tiph… ehm, studente in legge (anch’io lo sono!ndChar) all’università di Tokyo, capisce di non aver più nulla da imparare, dal momento che all’università dimenticano di insegnare la materia più ostica di tutte: le donne (ufficialmente non è così, ma credo di interpretare il vero pensiero di Egawa)!. Così Kintaro, in sella alla sua fedele mountain bike “Mezzaluna” e ad una agendina sul quale annota tutto ciò che lui ritiene degno di nota, diventa un “freeter”, ovverosia un ragazzo che ogni giorno cambia lavoro, cosa che fornisce all’autore sempre nuovi spunti per le sue storie.

Nel primo OAV, Kintaro, mentre si reca al suo nuovo lavoro viene tralvolto da una Ferrari che lo fa schiantare dentro la monnezza con tutta la bicicletta. La macchina si ferma e dalla portiera dell’auto esce una donna che sembra un mix estremamente ben riuscito di tutte le modelle più, scusate il termine, gnocche dell’universo più uno (piccola parentesi, se tra le lettrici di Tiphares, qualcuna si riconoscesse in questa descrizione, è pregata di mandare una lettera alla redazione). La tipa, dopo essersi esibita in un numero che solo una ragazza che ha la quinta di reggiseno può eseguire alla perfezione (boing, boing.ndGoku), regala un milione di Yen (UN MILIONE!) a Kintaro che, nel frattempo, era troppo impegnato ad arrotolare la lingua che gli si era spalmata per terra (questa me la sono inventata io, ma devo dire che di fronte ad una roba simile rimpiango di non essere nato cartone animato). Kintaro annota tutto sulla sua agenda e si reca finalmente sul nuovo posto di lavoro: una società informatica. La cosa che però sconvolge il ragazzo (e anche me!) è che tutti i programmatori sono donne! E ce ne fosse una brutta (anch’io voglio essere assunto lì!!!!)! La brutta sorpresa arriva quando si presenta davanti al capo: è la donna che lo aveva investito poco prima!

Poco convinta da Kintaro, la donna caccia il poveretto a pulire i gabinetti, dove il nostro è così contento di pulire il posto dove tutte queste ragazze poggiano il popò, che si esibisce in una delle figure di m…a più grosse dell’universo (un’altra l’ha fatta il Tribal quando siamo andati dai Kappa Boys, un giorno ve la racconterò…). Per nulla scoraggiato, Kintaro chiede alla presidentessa di dargli una possibilità, peccato che tutto si risolva in un’ennesima figuraccia: infatti il ragazzo conosce solamente il Basic, venendo subito paraculato dalle ragazze perchè per lavorare in un ufficio del genere è necessaria almeno la conoscenza del C. Deluso e sconsolato, Kintaro ritorna mestamente a pulire i gabinetti. Un giorno, per colpa di uno dei soliti casini , Kintaro rimane nell’ufficio fino dopo l’orario di chiusura, e, scorgendo il computer acceso, lo spegne, cancellando irreparabilmente tutto quello che era in esso contenuto (era un server). Ovviamente la presidentessa lo licenzia in tronco e Kintaro si esibisce in un’altra delle sue figuracce. Ma non finisce mica qui! Kintaro si chiude in casa e, una volta imparato il C in una settimana (INSULTO!!!!ndRyo, Goku, WDIM e Muflone, studenti d’informatica)(e io che ci ho messo un sacco di tempo solo per imparare il Pascal, sigh…), riprogramma il software cancellato anche meglio di prima e poi se ne va via , tra le lacrime disperate di tutte le programmatrici e della fantadirettrice . Nel secondo OAV Kintaro collabora alla campagna elettorale di un sindaco giapponese coinvolto in dei loschi traffici con la Yakuza (la mafia giapponese). Il giovane si innamora di Naoko, figlia di quest’uomo (in effetti un gran bel pezzo di figliola), la quale dimostra subito un’attrazione per lui. Kintaro si accorge però che la ragazza vuole solo sedurlo per farne il suo burattino, annotando tutto sulla sua fida agenda, che manco a dirlo, attira le curiosità di Naoko. Dopo avergliela sottratta, la ragazza legge e scopre quello che effettivamente Kintaro pensa di lei: ovvero che è una ragazza che gioca a fare l’oca, che è succube del padre e soprattutto che lui è innamorato di lei. Durante il loro successivo incontro, Naoko inscena un tentativo di stupro da parte di Kintaro, facendo accorrere nella sua camera suo padre con gli Yakuza. Kintaro, per nulla spaventato bacia la ragazza e le dichiara tutto il suo amore, per poi venire inesorabilmente gonfiato come una zampogna. Questo gesto serve però ad aprire gli occhi a Naoko che fa terminare il massacro e si innamora anche lei di Kintaro, chiedendogli scusa con un biglietto molto particolare (cosa che farebbe sbiancare qualsiasi carta da lettera attualmente in circolazione).

Nel terzo OAV, Kintaro lavora in un negozio di Udon (spaghetti giapponesi fatti a mano. Seguite i prossimi appuntamenti con “Tutti a tavola con Ryo Saeba”), aiutando il padrone che non può lavorare a causa di un braccio rotto. Il giovane si troverà suo malgrado ad aiutare la figlia del padrone che ha perso la testa per un uomo, apparentemente una brava persona, che si rivelerà essere invece uno Yakuza che ha preso di mira il ristorantino per costruirci un night club. Nel quarto, infine, Kintaro perde la testa per una ragazza che è direttrice di una piscina e campionessa olimpionica di nuoto (anche lei bona come il pane)(a me piacciono molto le baguette.ndChar), e viene assunto dalla stessa come istruttore, peccato che il nostro non sappia nuotare. Manco a dirlo il ragazzo impara in fretta specie se di mezzo c’è una sfida… meglio non dire altro…

Mi rendo conto che potrei sembrare terribilmente di parte ma considero Golden Boy una delle serie di OAV migliori in assoluto: tecnicamente si presenta bene, con degli sfondi ben colorati e un’ottima animazione dei personaggi, ma tutto ciò passerà in secondo piano dopo il primo minuto: verrete travolti da una carica esplosiva di umorismo e non smetterete di ridere finchè non spegnerete il videoregistratore. E’ impossibile rimanere impassibili di fronte alle innumerevoli figuracce di Kintaro, tanto più che anche io (e credo anche voi) mi sono ritrovato in situazioni simili. Per non parlare poi delle costante presenza di avvenenti ragazze durante tutto l’OAV (una su tutte la presidentessa), che da sole varrebbero l’acquisto della cassetta. Un bel colpo per la Dynamic quindi, con un’ultima considerazione: perchè nel nostro paese Egawa non è stato quasi completamente preso in considerazione? A parte un’orribile versione pirata di “Be Free!” e la storia “Be Free Returns” pubblicata su Erotikappa non si è visto nulla… Se a qualche lettore interesserebbe leggere “Golden Boy” in italiano, ce lo faccia sapere, non è impossibile che…

Due ultime note: nel primo OAV compare in un cameo Talulutokun e nel secondo Yuka, protagonisti di altri manga di Egawa; lo zainetto del protagonista è uguale a quello del nostro Goku, come dire: Tiphares fa tendenza anche negli anime.

Rating:

comments powered by Disqus